Questa cheesecake è senza glutine, senza zucchero e senza cottura, ma nessuno se n’è accorto: l’hanno spazzolata in 5 minuti


Procedimento
1. La base “alternativa”
Allora, ho frullato i fiocchi d’avena nel mixer finché non sono diventati tipo farina grossolana. Non polvere, eh, ma nemmeno troppo grossi.
Poi ho sciolto l’olio di cocco (basta un giretto al microonde o sul fornello) e l’ho unito ai fiocchi, aggiungendo anche un cucchiaio di yogurt greco per rendere il composto più compatto.
L’ho messo in uno stampo a cerniera da 20 cm, rivestito con carta forno solo alla base. Ho schiacciato tutto con un cucchiaio e l’ho messo in frigo per mezz’ora.

2. La crema leggera

Nel frattempo ho messo in ammollo la gelatina (in acqua fredda, 10 minuti) e intanto ho mescolato ricotta, yogurt greco e eritritolo in una ciotola. Ho usato le fruste elettriche per farla venire bella liscia.
In un pentolino ho scaldato il latte (non deve bollire) e ci ho sciolto la gelatina ben strizzata. Poi ho versato tutto nella crema e ho mescolato ancora. Fatto.

3. Assemblaggio
Ho tirato fuori la base dal frigo, ho versato sopra la crema e l’ho livellata con una spatola. Poi via in frigo per almeno 3 ore, ma se riesci a resistere fino al giorno dopo è perfetta.

4. Tocco finale
Una volta rassodata, ho messo sopra un velo di confettura 100% frutta – quella ai mirtilli ci sta benissimo, ma anche albicocca o fragole vanno alla grande. Fatta.

Conservazione
La cheesecake dura 2-3 giorni in frigo, ben coperta. Non consiglio di congelarla, perché perde in consistenza.

Consigli
Se non hai i fiocchi d’avena, puoi usare anche farina d’avena integrale (stesso peso).

La ricotta dev’essere ben scolata, sennò la crema viene liquida.

Se vuoi renderla un po’ più aromatica, ci sta bene la scorza di limone grattugiata nella crema.

Se usi agar agar, ricordati di scaldarlo qualche minuto insieme al latte – funziona solo da caldo.

Se vuoi evitare il dolcificante, puoi usare un cucchiaio di miele nella crema, ma le calorie cambiano un po’.

È una cheesecake più sana, sì, ma anche veramente buona. Di quelle che mangi senza sentirti in colpa, ma con gusto. E quando dici che è “light”, nessuno ti guarda male, perché comunque sparisce sempre troppo in fretta.