VENEZIA NON GALLEGGIA…

Perché i pali rimangono completamente sommersi, intrappolati in sedimenti poveri di ossigeno.

In questo ambiente, funghi e batteri non possono sopravvivere.

Col tempo, i pori del legno si mineralizzano, si induriscono… e diventano quasi come la pietra.

Specie come l’olmo, il larice e la quercia hanno quindi formato una base incredibilmente stabile per secoli.

È eterna?

Quasi… ma solo con una manutenzione costante. Alcune aree cedono, alcune fondamenta richiedono rinforzi o l’aggiunta di nuovi pali.
Oggi, i livelli dell’acqua e il movimento del suolo sono costantemente monitorati e le aree esposte alle correnti o agli organismi trivellatori sono protette.